domenica 5 maggio 2019

Consumi indiretti ed inquinamento sono la chiave di volta (post numero 4)

Inquinamento idrico e consumi indiretti sono i principali responsabili degli alti valori della nostra water footprint (termine spiegato nel post numero 2) infatti, i dati riportati dal WWF affermano che solo il 4% dell’acqua consumata è per usi domestici; mentre il restante 96% serve per la produzione, il consumo e lo smaltimento dei prodotti che acquistiamo. I consumi diretti sono chiaramente più facili da ridurre perché prettamente legati all’apertura di un rubinetto; quindi li possiamo regolare e diminuire facendo scorrere meno acqua possibile. I consumi indiretti di acqua, raggruppati anche sotto il nome di acqua virtuale, sono molto più difficili da tener sotto controllo. Proprio per questo motivo potremo comprendere quanto le nostre decisioni più banali possono influenzare la disponibilità della risorsa idrica.
Un esempio banale
Immaginiamo che sia arrivata l’ora di pranzo e ci viene fame, andiamo in cucina ed apriamo il frigorifero. Se idealmente avessimo la possibilità di scegliere tra mangiare un piatto di 180g pasta e due uova oppure una bistecca di manzo da 250g e due pomodori quale sceglieresti per ridurre il consumo di acqua?
Con un breve calcolo, dai dati forniti dal WWF su questa pagina: http://awsassets.wwfit.panda.org/downloads/impronta_idrica_finale.pdf , si ottiene che il primo menù contiene: 333L di acqua virtuale dalla pasta + 400L dalle uova che in totale fanno 733L; il secondo menù invece contiene 3850L dalla bistecca + 100L dai pomodori che in totale ci fanno consumare 3950L di acqua virtuale. Ti sarai accorto che il secondo menù contiene più di 5 volte l’acqua virtuale del primo ed inoltre fornisce la metà delle calorie, quindi stimolerà più velocemente l’appetito.
L’utilizzo di un esempio sulla scelta alimentare non è stato casuale infatti circa l’89% dell’acqua virtuale che consumiamo ogni giorno proviene proprio dal cibo mentre solo il restante 7% viene utilizzato nella produzione e smaltimento di tutti gli altri beni di consumo. Per capire quale alimento ha avuto bisogno di più acqua nella sua produzione è molto semplice: basta guardare su che grado della piramide alimentare si trova.
La piramide dei consumi dell’acqua
Carne rossa, formaggi stagionati ed alimenti molto elaborati hanno il maggior contenuto di acqua virtuale, poi vengono gli alimenti grassi ed i latticini, poi le carni bianche e il pesce, successivamente uova, legumi, riso e dolci, poi pasta, pane e latte, e per finire frutta e verdura. Si potrebbe dire che abbiamo trovato un motivo in più per seguire una dieta salutista :)... Chiaramente se una persona fa sport o ha bisogno di una dieta particolare come i body-builder bisogna assolutamente integrare con proteine e grassi ma chi non ha problemi particolari potrebbe fare lo sforzo di seguire una dieta più vegetariana, sostituire qualche volta in più i legumi e le uova alla carne e preferire le carni bianche e il pesce alle carni rosse e latticini.
Link e siti utili
Se sei interessato a sapere di più sulla tua water footprint puoi calcolarla facilmente su questo sito: https://waterfootprint.org/en/resources/interactive-tools/personal-water-footprint-calculator/ . Ricorda inoltre che le api dell’azienda I Tigli stanno aspettando il tuo aiuto e sono disposte a ricompensarti con miele ed altri gustosi prodotti che puoi trovare su questo sito: https://www.ideaginger.it/progetti/adotta-un-arnia.html

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